CHE COS’È IL RITARDO DIAGNOSTICO?

È il tempo che intercorre tra la comparsa della sintomatologia e la formulazione della diagnosi. La bocca è una regione che, come ognuno sa, è facilmente visitabile ed è solitamente visitata con una certa frequenza da medici (soprattutto dentisti ) e tutti quotidianamente in qualche modo, ad esempio lavandoci i denti, in parte la osserviamo. Inoltre è esperienza comune che dolori e lesioni, anche di piccola entità, vengono avvertiti con insolito fastidio all’interno del cavo orale per via della grande sensibilità delle strutture che lo compongono. Eppure malgrado queste enormi facilitazioni (che sembrano decisive rispetto alle difficoltà che si incontrano nella prevenzione di tumori di organi interni come ad esempio l’intestino ) i tumori in questa sede vengono diagnosticati con preoccupante ritardo: gli studi italiani dimostrano che nel nostro paese l’intervallo tra i primi sintomi e la prima visita medica è in media di 81 giorni e che l’intervallo tra la prima visita medica e la diagnosi è in media di 45 giorni; si tratta di 4 o 5 mesi! Anche in altre nazioni europee la situazione è sovrapponibile e ciò deve fare riflettere sulla carenza di informazioni e di preparazione non solo della popolazione ma anche dei sanitari non addetti al settore.